La ragazza zombi e il Gallo Arrogante

Pancsi era la ragazza zombie più bella della via Fűrész. I suoi capelli biondi mostravano solo qua e là segni di grigiore, e non cadevano in brutti ciuffi come quelli degli altri non morti.
2023.03.31/da Királyházi Csaba

Campo indiano

Piuma Sussurrante si muoveva lentamente in avanti nell'erba gigante. Si inginocchiò e cercò di sbirciare tra i fili d'erba vivacemente colorati senza essere visto.
2023.03.31/da Királyházi Csaba

La Madre

La Madre è seduta sulla riva del lago e guarda i suoi figli giocare tra le onde. Il libro che ha portato con sé in spiaggia per divertirsi riposa intatto sulle sue ginocchia. Le braccia e le spalle vengono sempre più scottate dai raggi del sole, ma non si allunga per prendere la crema solare nel cestino accanto alla sedia da campeggio.
2023.03.31/da Királyházi Csaba

Il Calabrone di Nylon e il Toporagno

Non era il tipo di calabrone da prendere in giro. Lui era il Calabrone di Nylon.
2023.03.25/da Királyházi Csaba

Il conquistatore

Trgzyx non aveva mai visto un pianeta così terribilmente ostile prima d'ora. I ventose che coprivano le estremità delle sue gambe iniziarono a rabbrividire violentemente al pensiero che la vita intelligente potesse sorgere in un luogo così desolato.
2023.03.24/da Királyházi Csaba

L’innocente

Mi sono rannicchiato nel caldo, morbido buio, come sempre quando mi svegliavo da un sonno profondo. Il mio comodo giaciglio oscillava leggermente, come ogni volta che mi veniva voglia di muovermi. Mi sono rannicchiato nel caldo, morbido buio, come sempre quando mi svegliavo da un sonno profondo. Il mio comodo giaciglio oscillava leggermente, come ogni volta che mi veniva voglia di muovermi.
2023.03.23/da Királyházi Csaba

Gita e limonata

Un momento divertente di un'escursione con lo zaino per la merenda e zio Lajos.
2023.03.23/da Királyházi Csaba

Una storia dell’orrore

Era freddo e buio quando si svegliò.

Non ricordava nulla. Non il suo nome, né se ne avesse mai avuto uno. Forse era appena nato.
2023.03.23/da Királyházi Csaba

Addomesticare la volpe

„Penso che tu sia carino.” disse la volpetta, poggiando la zampa sulla testa della volpe per un istante.

„Sei mai stata addomesticata?” chiese la volpe con curiosità, perché la volpetta era così amichevole con lei come solo una volpetta addomesticata poteva essere.
2023.03.23/da Királyházi Csaba